Libertà di parola, di stampa e di associazione su Internet
La Free Software Foundation appoggia la libertà di parola, di stampa e di associazione su Internet. Si faccia riferimento a:
- La Citizens Internet Empowerment Coalition (Coalizione per l''emancipazione dei cittadini su Internet) (archiviato sulla Wayback Machine il 24 Aprile 1999) che si è unita per opporsi al primo tentativo del Congresso di regolare la pubblicazione di materiale su Internet tramite la Communications Decency Act[1], che fu dichiarata incostituzionale dalla Corte Suprema degli Stati Uniti d'America il 26 giugno 1997. Il loro sito è stato archiviato per ricordare questo primo caso.
- La Voters Telecommunications Watch (gruppo di cittadini per i diritti civili su Internet) (archiviato sulla Wayback Machine il 9 luglio 1998) e la loro eccellente mailing list elettronica per gli annunci.
- L'articolo “La censura del mio software” descrive come la Communications Decency Act ha costretto il progetto GNU a censurare Emacs, e come ciò ha paradossalmente avuto l'effetto opposto a quello voluto dai censori.
- F.A.C.T.Net Inc. è un'organizzazione senza scopo di lucro che fornisce sintesi di documenti pubblicati su Internet, servizi di notizie, una biblioteca, un centro di dialogo e un archivio dedicato alla promozione e alla difesa a livello internazionale della libertà di pensiero, la libertà di parola e del diritto alla privacy.
- La Blue Ribbon Campaign (campagna nastro blu) per la libertà di parola, di stampa e di associazione su Internet.
- É possibile leggere la decisione della Corte di Appello del giugno 1996 sulla Wayback Machine (archiviato il 1 dicembre 2001) che vieta la censura di Internet. É importante tenere a mente che questa decisione non è definitiva! Innazitutto la Corte Suprema può approvarla o meno, poi il Congresso potrà trovare un nuovo sistema di censura.
- Salvare l'Europa dai brevetti sul software.
- Organizzazioni che lottano per la libertà nello sviluppo dei computer e nelle comunicazioni elettroniche.