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Benvenuti ad un altro numero di Brave GNU World. Poichè il trattemento testi è senza dubbio una necessità comune alla maggioranza degli utenti, l'articolo che segue è stato spostato all'inizio di questo numero. Spero che faccia intravedere nuove prospettive, specialmente ai "principianti".
La storia di TeX - e quindi anche di LaTeX [5] - risale a Donald E. Knuth, senza dubbio una delle più importanti menti nel campo dell'informatica. Grazie alle sue capacità e proprietà, LaTeX è divenuto la soluzione preferita nel settore scientifico ed informatico.
Uno dei principali vantaggi di LaTeX è di consentire all'autore di concentrarsi sul contenuto senza doversi preoccupare dei dettagli relativi alla visualizzazione di ciascuna parola. Inoltre, quando si tratta di scrivere equazioni matematiche di qualsiasi complessità, LaTeX tuttora non ha rivali.
Questo è possibile grazie al fatto che LaTeX offre una sorta di "linguaggio di programmazione per i documenti" nel quale vengono scritti i testi.
Specialmente per le persone che non sono particolarmente ferrate in informatica questo può risultare una barriera significativa, motivo per il quale i cosiddetti programmi WYSIWYG ("What You See Is What You Get" - Quello che vedi è quello che ottieni), sono divenuti la scelta predominante. Questo paradigma offre anche alcuni vantaggi per i documenti che utilizzano massicciamente la grafica e tutti i pacchetti per ufficio maggiormente utilizzati stanno seguendo questa logica.
Per combinare entrambi i paradigmi ed ottenere i vantaggi di entrambi questi mondi, alcuni programmi offrono una visualizzazione WYSIWYG di LaTeX. Ne sono un esempio LyX [6] o TeXmacs [8], che venne presentato nel numero 30 di Brave GNU World. [7]
Come i pacchetti office, questi hanno dovuto introdurre un ulteriore livello tra l'utente ed il documento LaTeX, che rende più difficile o persino impossibile accedere a tutte le funzioni di LaTeX. Inoltre è necessario un formato file intermedio, che rende più difficile la manutenzione a lungo termine del documento.
Infine, ciò tende a nascondere uno dei vantaggi di LaTeX, che contraddice il paradigma WYSIWYG. Per la sua natura di linguaggio di programmazione, è possibile includere note, commenti ed istruzioni nei documenti LaTeX, che sono invisibili nell'output, ma possono essere incredibilmente utili per ulteriori sviluppi e manutenzioni di un documento.
Per rendere la vita più comoda ai principianti ed agli utilizzatori professionali di LaTeX senza dover rinunciare a nessuno dei vantaggi di LaTeX, David Kastrup ha dato vita al progetto Preview-LaTeX [9]
Preview-LaTeX è un pacchetto per gli editor GNU Emacs ed Xemacs, che consente di incorporare una modalità WYSIWYG nel mode AUC-Tex.
Siccome la maggior parte del lavoro su un documento è ancora lo scrivere, può essere fatto in Emacs, un poderoso strumento con diverse funzioni aggiuntive. Nello stesso tempo elementi più complessi come equazioni matematiche, testi con caratteri non latini, gioco degli scacchi, il gioco "go", partiture musicali, grafici e così via possono essere visualizzate direttamente nell'editor.
Poichè Preview-LaTeX non richiede od esegue modifiche nel codice LaTeX, possiamo utilizzare tutta la potenza di LaTeX. Inoltre, nei casi in cui differenti autori lavorino allo stesso documento, l'utilizzo di Preview-LaTeX in una postazione non influenza le altre.
Il progetto originariamente era solo un'esigenza di David Kastrup nata quando cominciò a scrivere la propria tesi di laurea. Egli - dopo averlo pubblicato come Software Libero nei termini della Licenza Pubblica Generica GNU (GNU GPL) - scoprì in breve tempo che vi era un notevole interesse in questo progetto.
Presto si unirono altri sei sviluppatori, tra i cui meritano di essere menzionati Alan Shutko, Jan-Åke Larsson e Nick Alcock. Alan Shutko creò e mantiene tuttora il supporto per Autoconf. Jan-Åke Larsson ha contribuito massiccciamente alla documentazione, si è occupato del pacchetto RPM ed attualmente sta lavorando ad un demone di rendering per velocizzare la visualizzazione. Infine Nick Alcock è l'uomo dietro al porting per Xemacs ed ha dato un grosso contributo nel debugging.
Non sorprende il fatto che Preview-LaTeX sia scritto in macro TeX, un po' di Postscript ed un sacco di codice "collante" in Emacs-LISP. Comunque, per quesioni di velocità, i futuri pezzi utilizzeranno C.
Agli occhi di David Kastrup, uno dei principali vantaggi di Preview-LaTeX è la caratteristica di non essere invasivo. Si attiva su richiesta e, grazie ad una interfaccia intuitiva, pare che la maggior parte delle persone non abbia bisogno di leggere la dicumentazione. Inoltre ha già subito un sacco di ottimizzazioni ed il tempo di risposta è accettabile anche per documenti piuttosto grossi su hardware mediocre.
Comunque, grafici grossi potrebbero creare ancora qualche problema, perchè non sono facili da gestire sia in GNU Emacs che in Xemacs.
Perciò il progetto stà ancora cercando volontari per aiutare a migliorare le cose anche sul fronte degli editor Emacs. Specialmente in Windows e Machintosh, c'è ancora un po' di lavoro da fare su GNU Emacs.
Gli addetti ai lavori troveranno sicuramente diversi modi per rendersi utili, ed io spero che qualcuno degli utenti "normali" possano incuriosirsi e dare un'occhiata a Preview-LaTeX senza scoraggiarsi di fronte a qualche difficoltà iniziale.
Se siete interessati ad una analisi più completa ed approfondita nel campo del trattamento testi, vi raccomanderei di leggere il documento [10] scritto da David Kastrup nel corso del suo lavoro su Preview-LaTeX.
È tradizione sui sistemi Unix che tutte le informazioni e le attività di sistema di servizi come i browser web, i server di posta, i name server, i database e molti altri siano scritti in file di log. Questa registrazione di attività consente agli amministratori di sistema di monitorare da vicino i propri servizi.
Ma i file di log possono presto diventare piuttosto grossi, il che rende difficile gestirli. Sebbene siano solitamente in formato ASCII, un file di dimensioni di diversi megabyte non pu&ogarve; essere compreso facilmente da un essere umano.
Soprattutto, i dati divengono informazioni quando si analizzano per rispondere ad una detrminata domanda; mentre una parte significativa dei dati saranno irrilevanti ai fini della risposta. In pratica questo significa che l'informazione è di solito sepolta sotto un mucchio di dati irrilevanti e perciò quasi inaccessibile.
Questo problema si è presentato in molti siti da diversi anni ed ha fatto nascere l'esigenza di sviluppare programmi per aiutare le persone ad analizzare i file di log.
Così, il 6 Aprile 2000 diversi informatici di aziende olandesi si riunirono per discutere il tedioso lavoro di analisi dei log. Fu subito evidente che ciascuna delle rispettive aziende crea soluzioni che semplicemente duplicano gli sforzi già portati a termine in altre aziende.
Per porre fine a questa moltiplicazione di lavoro, il gruppo LogReport cominciò a scrivere un programma libero nei termini della Licenza Pubblica Generica GNU (GNU GPL), che avrebbe eseguito quei compiti in modo affidabile ed in un ambiente professionale. Quasi due anni dopo è stato pubblicato Lire 1.0 [11].
Come gli "Electic Monks" di Douglas Adams liberano gli esseri umani dal noioso compito di credere, è obbiettivo di Lire liberare le persone dal pesante compito di leggere i file di log. Da cui il nome, perchè la parola francese "lire" significa "leggere".
Il programma è scritto in Perl ed in Bash, con un impiego massiccio di XML. Funziona in quattro passaggi. Prima i file di log sono normalizzati in un "Formato di log distillato" (DLF), in preparazione di un secondo passaggio, dove vengono analizzati da strumenti generici che possono essere utilizzati per diversi servizi. Il formato dati di questi strumenti è XML, che nel quarto passaggio possono essere trasformati in uno dei formati finali del file di log.
Attualmente Lire ha filtri di input per 29 differenti servizi, ancora validi. Un nuovo servizio può essere aggiunto scrivendo un convertitore nel formato DLF.
Un particolare vantaggio di Lire è che consente di comparare differenti implementazioni dello stesso servizio, come gli MTA exim e postfix.
Il progetto ha già dato prova di sè, funzionando molto bene in aziende con file di log di diversi gigabytes per compiti come la misurazione delle prestazioni, la manutenzione di sistema, soluzione dei problemi e marketing; cosicchè ora può essere considerato stabile.
Secondo Josh Koenig, che ha compilato il questionario di Brave GNU World, il più grosso punto debole è l'API, che non è compresa facilmente o ben documentate. Oltre ad una interfaccia grafica "user-friendly", questa è la maggior preoccupazione per l'ulteriore sviluppo.
È molto gradito l'aiuto in questo settore così come per filtri per nuovi servizi. Inoltre il gruppo è in cerca di aiuto per far conoscere Lire, specialmente nelle aziende medio-grandi.
Il nocciolo duro del gruppo di sviluppatori di LogReport consiste in Joost van Baal, Francis Lacoste, Egon Willighagen, Josh Koenig e Wessel Dankers, sebbene diversi sviluppatori di differenti paesi sparsi per il mondo abbiano contribuito. Il progetto è mantenuto dalla LogReport Foundation, una associazione senza fini di lucro nei Paesi Bassi.
Oltre ad essere tecnicamente utile, il progetto ci dà un bell'esempio di uno dei vantaggi economici più importanti del Software Libero: evitare la ripetizione del lavoro.
GNU Source Highlight [12] di Lorenzo Bettini trasforma il codice sorgente in un documento HTML o XHTML che ne evidenzia la sintassi (sintax-highlighting, N.d.T.). È l'evoluzione dei pacchetti java2html e cpp2html, che vennero presentati nel numero 21 di Brave GNU World e si sono fusi in GNU Source Highlight.
Attualmente sono disponibili filtri per Java, C/C++, Prolog, Perl, PHP3, Python e ChangeLog. Comunque, è possibile aggiungere filtri per altri linguaggi.
Il progetto è stato scritto in C++ ed è stabile, secondo Lorenzo Bettini. Adesso sta lavorando ad un nuovo formato di output (LaTeX) e gli piacerebbe scrivere un miglior linguaggio di descrizione dei linguaggi di programmazione per rimpiazzare Flex, attualmente utilizzato a questo scopo.
La maggior parte del supporto ricevuto per questo progetto è stato sotto forma di filtri per diversi linguaggi di programmazione, scritti da altri sviluppatori. John Millaway, per esempio, ha scritto i filtri per Flex e Changelog, Christian W. Zuckschwedt e Josh Hiloni hanno contribuito all'output XHTML e Martin Gebert ha scritto il filtro Python. Alan Barbet ha scritto i filtri per PHP3 e Perl.
Al momento il maggior punto debole del progetto è che le chiamate alle funzioni non possono essere collegate alle loro definizioni, poichè viene effettuata solo una analisi lessicale. Sistemare questa cosa e scrivere altri filtri sarebbero perciò il modo migliore di contribuire al progetto.
Naturalmente, gli sviluppatori che utilizzano GNU Source Highlight dalla riga di comando o come CGI interattiva per il web sono il classico gruppo di utenti a cui si rivolge il progetto. Ma ci sono anche utenti che apprezzano una buona interfaccia grafica.
Ksrc2html [14] di Martin Gebert è una interfaccia grafica per GNU Source Highlight; anch'essa disponibile nei termini della Licenza Pubblica Generica GNU (GNU GPL), che la rende software libero. Come suggerisce il nome, Ksrc2html è basato su C++, Qt e KDE 2, è in programma un aggiornamento a KDE 3.
Ksrc2html consente di effettuare un preview della formattazione per consentire un migliore controllo sui parametri. Inoltre, le impostazioni dei tipi di font e dei colori possono essere effettuate interattivamente e salvate per successivi utilizzi.
Grazie a Xavier Outhier, che ha curato la traduzione francese, Ksrc2html è al momento disponibile in inglese, tedesco e francese.
Martin considera stabile il progetto, sebbene stia pensando di espandere la finestra di dialogo dei colori e dei font in modo tale da consentire l'aggiustamento automatico per differenti linguaggi di programmazione.
Inoltre, ci tiene a far sapre che sarebbe molto apprezzato l'aiuto con il port a KDE 3.
Come i lettori asiatici saranno probabilmente contenti di leggere, il 10 Luglio 2002 è stata costituita la "Free Software Initiative Japan" (FSIJ) [15].
Segretario della FSIJ è il Prof. Masayuki Ida, che è stato il "e;Vice Presidente giapponese" della Free Software Foundation North America per lungo tempo e con il quale i membri della Free Software Foundation Europe hanno avuto intense discussioni nel corso del sui viaggio in Europa l'anno scorso.
Per dare impulso al Software Libero in Giappone, la FSIJ ha organizzato il "Free Software Symposium 2002" a Tokyo il 22 e 23 Ottobre. Essendo il primo evento di questo genere in Asia, per offrire un programma delle conferenze interessante sono stati invitati relatori dalla Cina, Tailandia, Giappone, Singapore, Germania, Italia ed USA.
Oltre a presentazioni con un taglio prettamente tecnico come quelle su Debian, il progetto HURD o RedFlag Linux - la distribuzione cinese di GNU/Linux - ci sono stati anche interventi sulle più ampie questioni del Software Libero e le sulle situazioni asiatica ed europea.
Durante la tavola rotonda tenutasi le sera del 22 Ottobre sono state discusse le questioni di una migliore cooperazione internazionale per l'internazionalizzazione dei programmi e la loro documentazione, così come la possibilità di un creare un database di soluzioni basate sul Software Libero. Sebbene queste questioni non possano certamente essere risolte in due ore, sono state trovate alcune idee pratiche che ora vengono sviluppate via posta elettronica.
Alla fine questo si è rivelato un passo importante per il Software Libero in Asia, che ha anche intensificato il dialogo tra i paesi asiatici. Partendo da quanto fatto, si sta pensando di tenere un successivo evento intorno al Febbraio o Marzo del 2003 in Thailandia.
Forse sarà possibile rendere questi eventi un appuntamento fisso, una istituzione permanente che si sposti di paese in paese in Asia. In ogni caso è un'ottima cosa vedere che il Software Libero sia in ascesa anche in Asia.
I lettori asiatici di Brave GNU World che volessero collaborare si dovrebbero mettere in contatto con la FSIJ o GNU China [16].
Per questo numero è abbastanza. Sebbene le ripetizioni potrebbero far si che qualcuno ne salti la lettura, come ogni mese vi chiedo che mi inviate domande, idee, commenti e segnalazioni di progetti interessanti.
Inoltre, nonostante il rischio di essere seppellito da ulteriori messaggi, vorrei porvi una domanda. Riprendendo Douglas Adams, vorrei chiedervi qual'è secondo voi la più importante domanda alla quale il Software Libero fornisce una risposta. Come tutto il resto, per favore inviate le vostre risposte al solito indirizzo. [1]
Info
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[1] Inviate idee, commenti e domande a Brave GNU World <column@brave-gnu-world.org>
[2] Pagina principale del Progetto GNU http://www.gnu.org/ [3] Pagina principale di Brave GNU World di Georg http://brave-gnu-world.org [4] L'iniziativa "Noi usiamo GNU" http://www.gnu.org/brave-gnu-world/rungnu/rungnu.en.html [5] Pagina principale di LaTeX http://www.latex-project.org [6] Pagina principale di LyX http://www.lyx.org/ [7] Numero 30 di Brave GNU World http://www.gnu.org/brave-gnu-world/issue-30.it.html [8] Pagina principale di GNU TeXmacs http://www.texmacs.org/ [9] Pagina principale di Preview-LaTeX http://preview-latex.sourceforge.net [10] Documento: "WYSIWYG-related Tools & Techniques for LaTeX" http://preview-latex.sourceforge.net/wysiwyg-draft.pdf [11] Pagina principale di Lire http://www.logreport.org [12] Pagina proncipale di Source Highlight http://www.gnu.org/software/src-highlite/ [13] Numero 21 di Brave GNU World http://www.gnu.org/brave-gnu-world/issue-21.it.html [14] Pagina proncipale di Ksrc2html http://murphy.netsolution-net.de/Ksrc2.html [15] Free Software Initiative of Japan http://www.fsij.org [16] GNU China http://www.gnuchina.org |
Per informazioni e domande sulla FSF e GNU rivolgersi, possibilmente in lingua inglese, a gnu@gnu.org. Altri modi per contattare la FSF.
Commenti a Brave GNU World di Georg, in inglese o tedesco, a
column@gnu.org,
commenti su queste pagine a
webmasters@www.gnu.org,
altre domande a
gnu@gnu.org.
Copyright (C) 2002 Georg C. F. Greve
Tradotto da Giovanni Biscuolo.
Sono permesse la copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua integrità, a condizione che siano riprodotti il copyright e questa nota.
Ultima modifica: Sun Dec 05 11:00:00 CET 2002